Con le indicazioni contenute nella nota diviene operativa l’estensione del rapporto del personale maschile e femminile alle imprese con più di 50 dipendenti. L’adempimento deriva dall’applicazione dei principi di inclusione lavorativa nei contratti pubblici finanziati in tutto o in parte con le risorse previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nel Piano Complementare.
Nello specifico, vengono attuati due specifici provvedimenti emanati nel corso del decorso 2021, ovvero:
• la Legge n. 275 del 2021, di modifica dell’art. 46 della legge n.198 del 2006 più nota come Codice delle pari opportunità, la quale estende l’obbligo di trasmissione anche alle aziende con più di 50 dipendenti, obbligo, in precedenza, riservato solo a quelle con più di 100 dipendenti;
• l’articolo 47 del D.L. n.77/2021, convertito nella Legge n. 108/2021, che ha previsto la presentazione del Rapporto in esame per la partecipazione ai bandi PNRR per gli operatori economici con più di 50 dipendenti tenuti all’adempimento a pena di esclusione. (Si ricorda che per gli operatori economici che occupano un numero pari o superiore a 15 dipendenti, entro 6 mesi dalla conclusione del contratto, devono consegnare alla stazione appaltante un’apposita Relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile riguardante assunzioni, formazione, avanzamenti, cassa integrazione, pensionamenti, anche anticipati).
In base al citato articolo 46 della Legge n. 198/2006 c.d. (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna), così come modificato dalla citata Legge n. 275, viene ora prescritto quanto segue.
Le aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti sono tenute a redigere un rapporto ogni due anni sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni ed in relazione allo stato di assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità, dell’intervento della Cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta.
La trasmissione del Rapporto, tuttavia, deve avvenire utilizzando il modello messo a disposizione dal Ministero del Lavoro, seguendo le istruzioni dettate nel decreto ministeriale da emanare appositamente.
Nella novella del Codice delle pari opportunità, in particolare, era indicata la scadenza per l’adozione del decreto
ministeriale entro il 1° febbraio u.s., ma il provvedimento non è stato emanato.
Nelle more, pertanto, il Ministero mette a disposizione l’attuale applicativo per la redazione del Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile anche alle aziende pubbliche e private che occupano più di 50 dipendenti.
Dall’11 febbraio 2022 anche le aziende con più di 50 dipendenti potranno provvedere all’adempimento prescritto accedendo, tramite SPID, al servizio online disponibile sul portale istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all’indirizzo https://servizi.lavoro.gov.it, mediante le proprie credenziali SPID”.
Pertanto, le aziende tenute all’elaborazione del rapporto dovranno compilare le sezioni presenti sul sito in riferimento alla situazione del personale maschile e femminile al 31 dicembre 2019, in attesa delle istruzioni di dettaglio per la compilazione del modulo per le imprese tenute all’adempimento.
Ci riserviamo di fornire ulteriori precisazioni circa l’adempimento.