Il D.L. 21.03.2022 n. 21, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, contiene un pacchetto di misure finalizzate a contrastare gli effetti determinati dalla crisi in Ucraina.
Il decreto prevede 3 ambiti principali di intervento:
- il costo dei prodotti energetici (gas naturale e carburanti);
- la carenza di mezzi tecnici per l’agricoltura, con specifico riguardo ai fertilizzanti, di cui la Russia è un importante fornitore,
- la condizione di fragilità del settore agricolo, con molte imprese in crisi di liquidità e strette nella morsa dell’incremento inarrestabile dei costi di produzione.
Insieme a tali misure non devono essere dimenticati altri aiuti di natura trasversale messi in campo: il 1° riguarda il contributo del 12% sotto forma di credito d’imposta a favore delle imprese per l’acquisto dell’energia elettrica utilizzata nel 2° trimestre del 2022, da riconoscersi nel caso ci sia stato un incremento superiore al 30% rispetto al medesimo periodo del 2019; il 2° è relativo all’agevolazione pari al 20% della spesa sostenuta, concessa alle imprese per l’acquisto di gas naturale.
Analizzando nel dettaglio le singole misure che coinvolgono il comparto agricolo, è opportuno porre l’attenzione, anzitutto, sul contributo, sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca, riconosciuto a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto di gasolio e benzina per la trazione dei mezzi.
In 2° luogo si segnala la possibilità di intraprendere una rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari per un periodo di rimborso fino a 25 anni, al fine di sostenere la continuità produttiva delle imprese, in forma individuale o societaria. L’intervento si applica nel rispetto delle disposizioni del “de minimis” agricolo. Tali operazioni possono essere assistite dalla garanzia gratuita fornita dall’Ismea, a favore del quale è autorizzata la spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2022.
Una terza misura consiste nel rifinanziamento del fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, con un incremento di 35 milioni di euro per il 2022, reperiti con la riduzione dello stanziamento destinato alla sperimentazione del fondo mutualistico catastrofale. Le nuove risorse si aggiungono allo stanziamento di 80 milioni di euro deciso con la legge di Bilancio 2022.
Infine, una quarta e ultima misura riguarda le disposizioni in materia di economia circolare e ha la finalità di promuovere la diffusione di pratiche ecologiche nella fase di produzione del biogas, ridurre l’uso di fertilizzanti chimici, aumentare l’approvvigionamento di materia organica nei suoli e limitare i costi di produzione. Nel concreto, l’intervento consiste nella sostituzione dei fertilizzanti chimici di sintesi con il digestato. Per l’entrata in vigore di tale misura è necessario attendere un decreto del Ministro delle politiche agricole, di concerto con il Ministro della transizione ecologica, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Legge. Il provvedimento applicativo definirà le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato.