Per poter accedere agli incentivi per l’assunzione di lavoratori svantaggiati è fatto obbligo al datore di lavoro di rispettare alcune condizioni minime a garanzia di un lavoro sicuro, eticamente corretto ed economicamente sostenibile.
L’accesso agli incentivi alle assunzioni consiste in una misura di sostegno alle imprese che assumono lavoratori svantaggiati, per età, formazione culturale, esperienza lavorativa o lunghi periodi di sospensione dall’attività lavorativa.
Per poter accedere a tale possibilità, tuttavia, è fatto obbligo al datore di lavoro di rispettare alcune condizioni minime a garanzia di un lavoro sicuro, eticamente corretto ed economicamente sostenibile.
Analizziamo di seguito le condizioni minime obbligatorie senza le quali il datore di lavoro non può applicare gli incentivi alle assunzioni.
Documento Unico di regolarità contributiva (DURC) - Il legislatore, tramite le disposizioni dell’art. 1, c. 1175 L. 296/2006, ha stabilito di subordinare i benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale mediante il possesso, da parte dei datori di lavoro, del Durc: “A decorrere dal 1.07.2007, i benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale sono subordinati al possesso, da parte dei datori di lavoro, del documento di regolarità contributiva…”.
Applicazione del Ccnl comparativamente più rappresentativo - Per poter applicare gli incentivi concessi dalla normativa vigente, il datore di lavoro deve essere in grado di dimostrare di retribuire correttamente i singoli lavoratori, oltre che di applicare tutte le condizioni necessarie per garantire i diritti previsti dalla normativa vigente. Questo passaggio viene assolto applicando integralmente la parte economica e normativa degli accordi e dei contratti collettivi nazionali territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul territorio nazionale.
Insussistenza di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali per violazioni in materia di tutela delle condizioni di lavoro - Per fruire dei benefici, non devono sussistere a carico del datore di lavoro o del dirigente responsabile provvedimenti di carattere amministrativo o giurisdizionale, definitivi in ordine a violazioni, in materia di tutela delle condizioni di lavoro (allegato A D.M. 24.10.2007).
Rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro - Va, infine, annotato come ai fini della fruizione delle norme incentivanti sia richiesto al datore di lavoro il rispetto integrale delle norme di cui al T.U. sulla sicurezza (D.Lgs. 9.04.2008, n. 81).
In estrema sintesi, i passaggi minimi obbligatori da rispettare sono i seguenti:
Per poter accedere a tale possibilità, tuttavia, è fatto obbligo al datore di lavoro di rispettare alcune condizioni minime a garanzia di un lavoro sicuro, eticamente corretto ed economicamente sostenibile.
Analizziamo di seguito le condizioni minime obbligatorie senza le quali il datore di lavoro non può applicare gli incentivi alle assunzioni.
Documento Unico di regolarità contributiva (DURC) - Il legislatore, tramite le disposizioni dell’art. 1, c. 1175 L. 296/2006, ha stabilito di subordinare i benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale mediante il possesso, da parte dei datori di lavoro, del Durc: “A decorrere dal 1.07.2007, i benefici normativi e contributivi previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale sono subordinati al possesso, da parte dei datori di lavoro, del documento di regolarità contributiva…”.
Applicazione del Ccnl comparativamente più rappresentativo - Per poter applicare gli incentivi concessi dalla normativa vigente, il datore di lavoro deve essere in grado di dimostrare di retribuire correttamente i singoli lavoratori, oltre che di applicare tutte le condizioni necessarie per garantire i diritti previsti dalla normativa vigente. Questo passaggio viene assolto applicando integralmente la parte economica e normativa degli accordi e dei contratti collettivi nazionali territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul territorio nazionale.
Insussistenza di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali per violazioni in materia di tutela delle condizioni di lavoro - Per fruire dei benefici, non devono sussistere a carico del datore di lavoro o del dirigente responsabile provvedimenti di carattere amministrativo o giurisdizionale, definitivi in ordine a violazioni, in materia di tutela delle condizioni di lavoro (allegato A D.M. 24.10.2007).
Rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro - Va, infine, annotato come ai fini della fruizione delle norme incentivanti sia richiesto al datore di lavoro il rispetto integrale delle norme di cui al T.U. sulla sicurezza (D.Lgs. 9.04.2008, n. 81).
In estrema sintesi, i passaggi minimi obbligatori da rispettare sono i seguenti:
- il primo adempimento in capo al datore di lavoro è quello di redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
- lo step successivo consiste nella nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), previsto dall’art.17 D.Lgs. 81/2008;
- ove l’attività lavorativa comporta potenziali rischi per la salute, il datore di lavoro organizza la sorveglianza sanitaria, nominandone il responsabile, ovvero il Medico Competente (MC), in base alle previsioni degli artt. 18, 25 e 41 D.Lgs. 81/2008, o qualora ne ravvisi la necessità, come introdotto dalla L. 85/2023;
- si procede quindi con la nomina degli addetti alle emergenze, ai sensi degli artt. 18 e 43 D.Lgs. 81/2008, ovvero addetto/i antincendio e addetto/i al primo soccorso;
- ulteriore passaggio riguarda l’individuazione della figura del preposto, reso obbligatorio e necessario dalla L. 215/2021 di conversione del D.L. 146/2021;
- ultima figura da definire per completare il quadro degli “attori della sicurezza” è quella del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), così come stabilito dall’art. 47 D.Lgs. 81/2008. L’incarico è assunto da un lavoratore dipendente, che viene votato dai colleghi di lavoro per elezione;
- a questo punto il datore di lavoro definisce i piani di informazione, formazione e (ove previsto) addestramento così come stabilito dall’art. 18 D.Lgs. 81/2008;
- da ultimo, se previsti dal DVR, il datore di lavoro fornisce ai lavoratori i dispositivi di protezione individuale, veri e propri strumenti di lavoro obbligatori che hanno una funzione protettiva contro eventuali infortuni.