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La rivista online di Legacoop Liguria
Ed. Marzo 2017

Bilanci 2016: peculiarità cooperative

 

Avvicinandosi le scadenze relative alla predisposizione dei bilanci, desidero con la presente fornire alcune utili indicazioni:

 

1.     non essendo più previsto il modello C17 che accompagnava i bilanci (documento ufficiale che poteva sempre essere preso a riferimento, anche dalla cooperativa stessa), si rende opportuno inserire in nota integrativa una tabellina che renda conto dei seguenti dati:

 

SOCI  totali

maschi

femmine

SOCI under 40 totali

maschi

femmine

ADDETTI  totali

 

 

 

 

 

 

 

 

soci lavoratori tot.

 

maschi

 

femmine

 

dipendenti non soci

maschi

femmine

 

Nell’organo amministrativo in carica:

 

 

 

 

maschi

 

 

di cui under 40

 

femmine

 

di cui under 40

 

In questo modo diventano facilmente accessibili e consultabili informazioni che risultano utili sia a fini conoscitivi interni, sia per diverse occasioni nelle quali la cooperativa è tenuta a comunicarli (a fini statistici, in sede di revisione, per la  presentazione di progetti o dichiarazioni verso Soggetti pubblici ecc.).

 

Anche Legacoop, che ha bisogno periodicamente di presentare i dati complessivi delle proprie Associate (in occasione di convegni, in sede di presentazione di progetti, rendiconti o dichiarazioni verso Regione, Camere di Commercio ecc.), potrà evitare di chiederli ogni volta alle singole cooperative, avendo una fonte ufficiale, quale è la nota integrativa, da cui estrarli direttamente.

 

 

2.     si ricorda che gli amministratori e i sindaci sono tenuti a documentare la condizione di prevalenza (o meno) nella nota integrativa al bilancio, evidenziando contabilmente i relativi parametri: quest’obbligo, previsto e descritto dall’articolo 2513 del Codice civile, vale sempre per tutte le cooperative;

 

3.     si ricorda che, ai sensi dell’articolo 2545 del Codice civile, “gli amministratori e i sindaci della società, in occasione della approvazione del bilancio di esercizio debbono, nelle relazioni previste dagli articoli 2428 e 2429 indicare specificamente i criteri seguiti nella gestione sociale per il conseguimento dello scopo mutualistico”.

 

Sono tutti elementi che, inseriti nella nota integrativa, risultano fondamentali per  illustrare, in primo luogo ai soci e poi a tutti i soggetti legittimamente interessati, le caratteristiche salienti della specifica valenza cooperativa della singola società: non a caso, i dati sui soci e sugli addetti, il grado di mutualità e i criteri seguiti nella gestione sociale sono tra i primi elementi che vengono rilevati anche in sede di revisione.

 

Con specifico riguardo all’ultimo punto, di seguito espongo alcune tematiche che possono riguardare tutte le società cooperative ai fini di una esaustiva compilazione della relazione mutualistica:

 

·         politiche relative all’ammissione di nuovi soci: occorre tener presente che la norma contenuta nell’articolo 2528 c.c. stabilisce che “gli amministratori nella relazione al bilancio illustrano le ragioni delle determinazioni assunte con riguardo all’ammissione dei nuovi soci”. Si tratta quindi di cogliere l’opportunità di relazionare sull’ammissione dei nuovi soci nell’ambito della relazione più complessiva sulla mutualità (domande accolte o respinte; incidenza delle scelte sul requisito della prevalenza mutualistica di cui all’articolo 2513 c.c.; gestione e trattamento dei soci speciali, se presenti; grado di attenzione ai giovani o alle donne; politiche di formazione degli aspiranti soci e/o dei soci appena ammessi);

·         mutualità prevalente: evidenziare i motivi di un’eventuale riduzione della percentuale del requisito della prevalenza mutualistica di cui all’articolo 2513 c.c., considerando che l’attenzione alla riduzione della percentuale relativa al requisito della prevalenza mutualistica è giustificata non solo per i riflessi fiscali che una perdita del requisito stesso potrebbe comportare, ma anche per comprendere se la riduzione dell’attività mutualistica dipenda da una difficoltà della cooperativa a rinnovare la compagine sociale o ad una progressiva perdita di “appeal” della cooperativa rispetto ai lavoratori o agli utenti;

·         ristorno: motivi del mancato ristorno e della misura del ristorno rispetto ad altre destinazioni facoltative degli avanzi di gestione;

·         dialettica democratica interna: forme ed intensità della partecipazione dei soci (compreso ruolo e produttività delle commissioni consultive e/o dei comitati territoriali, delle sezioni soci ecc.; formazione dei soci e degli amministratori;

·         informazioni sull'’andamento economico delle eventuali società controllare e relativi effetti sul servizio mutualistico: elementi particolarmente importanti ai fini di una esaustiva rappresentazione della gestione mutualistica della cooperativa, per comprendere i motivi che hanno portato ad investire risorse finanziarie in società di scopo, il grado di coerenza di tali investimenti con l’attività economica propria della cooperativa, gli effetti che la partecipazione in altre società hanno prodotto sulla tenuta complessiva dell’iniziativa imprenditoriale della cooperativa e sullo svolgimento dello scambio mutualistico con i soci.

 

(Enrico Casarino)